Sunday, October 21, 2012

Oggi sono stronza

Oggi sono stronza, ma stronza stronza davvero. 
E non mi sono nemmeno svegliata con il culo storto.  Mah.
Ho un'amica che vuole apparire intellettualmente profonda a tutti i costi.  Ieri sulla sua pagina di fb ha pubblicato il link di un articolo che parlava di sperimentazione dei vaccini contro la malaria.  Interessante.  Poi si lamenta del fatto che questi vaccini vengano sperimentati in Africa e Asia, e ripete la domanda di fine articolo, qualcosa sul tipo "voi cosa fareste se si trattasse di vostro figlio?"
Premetto che non amo i vaccini, infatti mio figlio non ha fatto i richiami e ogni tanto ricevo qualche telefonata nera dalla scuola, ma se abitassi in Africa o in zone paludose dell'Asia sarei favorevole alla sperimentazione, e non parlo cosi' per dire, io sono una di quelle persone che ha provato terapie sperimentali durante la mia travagliata gravidanza.  Mia nonna, classe 1913, ha avuto la malaria in Italia, e non l'ha descritta come una passeggiata.
Se quelle sono le zone malariche, mi sembrerebbe fuori luogo vaccinare gli abitanti dell'Islanda, no?  Capisco ti preoccupi della situazione in Africa, ma il link di oggi no, questo proprio non capisco come ti possa coinvolgere.
Questa volta articolo in inglese.  Il controllo (e sfruttamento) dei rapper americani (neri naturalmente) da parte di managers, avvocati e discografici di religione ebraica.  Non per essere diretta, ma che cazzo ne sai?  Nei tuoi post proclami la pace tra i popoli e ti metti a discriminare su base religiosa?  Citi Muccino, ascolti la Pausini e cerchi di entrare nell'argomento entertainment lawyers?  I post piu' trasgressivi che metti sono quelli con la faccia di Jim Morrison fatto come una capra che dice qualche frase ispirata dallo stupore farmacologico.  E ammetto che alle scuole superiori, nel mio momento trasgressivo, anche io avevo il suo libro di poesie e mi sembravano chissa' quale rivelazione, tanto da copiarle sul mio diario.  Ah, dimenticavo, sei una scrittrice.  Ma all'universita' non hai fatto il corso di ricerca bibliografica?  Qui e' obbligatorio, vale solo un credito, pero' e' interessante, ti insegnano a discernere gli articoli su internet e a fare ricerche in biblioteca.  Se avessi letto la firma dell'articolo pubblicato, forse avresti capito perche' al tizio non piacciono gli ebrei.  Ma sei una creativa, tutto ti si perdona.
Che mi fa arrivare al punto due.
Le mie due amiche scrittrici.  Lei e l'altra.  Lei (la sopra citata) ha scritto un libro, la storia carina, la narrazione da terza media.  L'altra ha appena vinto un altro concorso letterario ma sbaglia tutti i congiuntivi, i personaggi dei suoi romanzi hanno nomi esotici e le storie sono da Harmony senza la parte spinta.  Bravissimapersonapercarita', pero' ingenua.  Non credi che se devi pagare per partecipare al concorso, pagare per far pubblicare il tuo libro, sotto sotto ci sia qualcosa?  Mi ha anche chiesto, visto che io parlo l'inglese, di tradurre i suoi romanzi.  No, l'inglese non e' la mia madre lingua. (Io mi conosco, cambierei la storia nei punti che non mi piacciono)
Che mi porta al punto tre.  Traduzione e adattamento. 
Una volta ho trovato su internet una storiella su come vengono scelte le mamme dei prematuri, storia gia' adattata da un originale di Erma Bombeck.  L'ho tradotta, italianizzata, cambiato alcune cose che non mi andavano e pubblicata sul sito dei prematuri sul quale collaboravo.  La storiella e' appesa su quasi tutte le terapie intensive neonatali in Italia, una bella soddisfazione, tranne quando vedi che persone se ne attribuiscono la paternita' o meglio, maternita'.  Non e' stata scritta da me, tanto meno da loro.  Qualcuna e' stata cosi' idiota da fare il copia e incolla senza notare che c'era un mio typo: due spazi seguiti da virgola, e l'ha bellamente firmata e pubblicata.  Nella mia versione ho eliminato frasi che proprio non digerivo, tipo "questo bambino non sara' perfetto," non credo proprio, e altre troppo religiose.
E arriviamo al punto quattro. Religione.
Telefonata mattutina.
"Tuo figlio ha l'eta' in cui dovrebbe andare al catechismo."  Si, ha l'eta' ma non la testa.   
"Avresti dovuto portarlo fin da piccolo."  Prova a tenere fermo un bambino piccolo in chiesa, uno con una buona dose di ADHD.
"Si ma ora e' grande."  Lo so, si annoia ancora di piu'.
"Anche io mi annoio in chiesa."  Allora caz cosa ci vai a fare?

Se esiste una sezione VIP all'inferno, il mio nome e' nella guest list.

8 comments:

  1. Mah, più che stronza a me sembri semplicemente onesta.
    Non puoi dirti stronza solo perchè ti si gonfia la vena sulla fronte, soprattutto se ti si gonfia per motivi condivisibilissimi. Ho letto il tuo post d'un fiato e ti appoggio in ogni singola parola, anche se ovviamente non conosco direttamente le persone che citi nè i loro scritti. E se andrai all'inferno spero di incontrarti, anche se, come tuo figlio saggiamente saprà, l'inferno non esiste :)

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  2. oh secondo me la giornata vuotamento del cesto dei panni sporchi ci vuole, specie quando dentro non hai i tuoi ma quelli che gettano quelli che passano di li' e si approfittano del tuo ascolto....

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  3. Concordo quando ci vuole ci vuole, ma da che ricordi io il catechismo non si faceva in preparazione di un sacramento? o ricordo male io??? vabbè è la stessa cosa che rispondo io quando mi dicono che dovrei portare Caia a messa, è troppo piccola è difficile tenercela e si annoia.

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    1. Qui dipende dal tipo di religione, i protestanti non fanno il catechismo per la comunione (che peraltro non so se considerano un sacramento), basta che siano battezzati e quindi "salvati." Fanno comunque il Sunday School per i bambini, che e' una sorta di catechismo meno severo del nostro. La mia catechista a Cagliari era suor Costanza, mi viene la paura anche solo a pensarci ora!
      Nella chiesa cattolica il catechismo lo fanno durante la messa per i genitori, cioe' i bambini vengono portati in una stanza interna della chiesa. La cosa non mi piace tanto.

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  4. Oh beh. Anche io odio quel pressappochismo.

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